Ci sono copertine che non appena si entra in libreria inevitabilmente colpiscono i nostri occhi. Quando poi ad una copertina d’impatto si aggiunge una trama che rientra proprio nei nostri interessi, voilà signori, il gioco è fatto.
Romanzo d'esordio della giornalista Stacey Halls, "Gli occhi di Alice Grey" si basa su avvenimenti storici realmente accaduti riguardanti il processo alle streghe di Pendle.
L’Inghilterra nel 1612 è governata da Giacomo I, un monarca preoccupato della presenza delle streghe sulle sue terre, tanto da scriverci sopra un trattato, il Daemonologie, in cui spiegava come riconoscere una strega e la procedura per giudicarla.
In questo contesto storico è ambientata la vicenda della levatrice Alice Gray e della sua amicizia con Fletwood, giovane aristocratica dall’animo turbato a causa di una lettera che annuncia il rischio di morte nel portare avanti una gravidanza, dopo l’aborto che ha già subito.
Il suo conoscere le erbe, il mistero che la circonda, ma soprattutto il legame che sembra avere con una delle donne accusate di stregoneria, la mettono in allarme, ma i suoi occhi sono limpidi e trasparenti e ciò le basta per convincersi che Alice è una persona per bene, solo con una storia molto sfortunata alle spalle.
A me è piaciuto, soprattutto per quell’alone di mistero che il personaggio di Alice riesce a suscitare e che fa rimanere con un po’ di dubbio fino alla fine. Ho trovato inoltre l’andatura della storia un po’ lenta tanto che per un quarto del libro non succedeva nulla , ma la curiosità di vedere come andava a finire mi ha spinta a continuarlo .
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